Il Timing Ortodontico

Cos'è il Timing ortodontico?

Il "timing ortodontico" è il momento giusto per iniziare una terapia ortodontica, ed è strettamente legato ai diversi ritmi di sviluppo craniofacciale, che non avviene in modo uniforme. Il cranio non è un singolo osso, ma un vero e proprio puzzle composto da più di 20 ossa, unite tra loro da suture e articolazioni che si sviluppano ad età differenti. L'ortodonzia sfrutta queste conoscenze per intervenire nel momento più opportuno, permettendo trattamenti più efficaci e con una durata ridotta. 

Quando iniziare una terapia ortodontica?

La scelta del momento giusto per iniziare una terapia ortodontica è fondamentale per il successo a lungo termine. Non esiste un'unica risposta che vada bene per tutti, poiché dipende dal tipo di malocclusione e dalle condizioni di sviluppo del bambino. Tuttavia, ci sono alcune linee guida generali che possono aiutare i genitori a capire quando potrebbe essere opportuno intervenire.

La prima visita ortodontica?: già dai 4 anni

Sebbene molti trattamenti ortodontici non inizino prima dei 7 anni, è raccomandata una prima visita ortodontica già a partire dai 4 anni. Questo non significa necessariamente che il bambino dovrà subito portare un apparecchio, ma permette allo specialista di monitorare lo sviluppo dei mascellari e della dentatura e intercettare eventuali problemi, come malocclusioni scheletriche o dentali, prima che si aggravino.

Espansione palatale: preferibilmente tra i 7 e 11 anni

Una delle fasi chiave per il trattamento ortodontico è quella che va dai 7 agli 11 anni, quando si possono eseguire espansioni palatali per correggere difetti di crescita del palato. Questo intervento è particolarmente utile nei bambini con morsi crociati o disallineamenti dentali. Secondo diversi studi, l’espansione palatale precoce può migliorare notevolmente la struttura scheletrica e prevenire futuri problemi più complessi.

Classe II e III: quando attendere l'adolescenza?

Le malocclusioni di classe II e III (mandibola troppo indietro o troppo avanti), in cui la crescita mandibolare è la causa principale del problema, spesso richiedono di attendere l'adolescenza e il picco di crescita puberale. In questi casi, intervenire troppo presto potrebbe non portare a risultati ottimali, poiché la mandibola e la mascella sono ancora in fase di sviluppo. Trattamenti precoci possono, però, essere utili per correggere problemi scheletrici importanti che potrebbero essere più difficili da trattare successivamente, quindi è comunque consigliata una valutazione precoce per decidere se attendere l'adolescenza.

Trattamenti in due fasi: per i problemi più complessi e non solo…

Per le malocclusioni più complesse, si può optare per un trattamento in due fasi. La prima fase, chiamata “intercettiva”, si svolge tipicamente durante la scuola elementare e mira a correggere problemi scheletrici o funzionali che possono influire sulla crescita del bambino. La seconda fase viene invece eseguita attorno ai 12-13 anni, con apparecchiature fisse come i brackets, per finalizzare l’allineamento e livellamento dentale. Ovviamente questa è una semplificazione, perché spesso la scelta di una doppia fase è semplicemente frutto dello studio del timing ortodontico (vedi paragrafi precedenti).

Obiettivi e benefici del trattamento ortodontico

L'obiettivo principale di un trattamento ortodontico è assicurare il corretto sviluppo dei mascellari e una buona funzione masticatoria, fonatoria e linguale. L'estetica dentale, spesso una delle preoccupazioni principali dei genitori, è una diretta conseguenza di un corretto equilibrio funzionale.

Estetica dentale: trattabile a tutte le età

Sebbene molte terapie siano consigliabili durante la crescita, l'estetica dentale può essere trattata a tutte le età, anche in età adulta, grazie a tecniche moderne come l'ortodonzia trasparente o altri sistemi invisibili. Tuttavia, è sempre importante fare una valutazione specifica per ogni caso.

Dispositivi di contenzione: mantenere i risultati raggiunti

Al termine di una terapia ortodontica, è essenziale l’uso di dispositivi di contenzione notturna per mantenere i risultati raggiunti. Questi apparecchi aiutano a evitare recidive e a garantire la stabilità a lungo termine della correzione dentale.

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